Il patrimonio reginale di Isabella di Castiglia. Le signorie urbane di Sicilia e Catalogna (1470-1504)

Abstract

La tesi ricostruisce le signorie urbane concesse nel 1470 a Isabella di Castiglia in Sicilia e Catalogna, in quanto regina consorte d'Aragona, ovvero Siracusa, Lentini, Francavilla, Mineo, Vizzini, San Filippo, Tàrrega, Vilagrassa e Sabadell. Questo patrimonio era una base di potere molto importante per corroborare il suo status, retribuire i suoi ufficiali e aumentare il prestigio del suo entourage. La ricerca analizza l'amministrazione politica ed economica della signoria reginale, soprattutto le prerogative che la sovrana esercitava su questa giurisdizione e i diritti mantenuti dal re e dai municipi. La tesi delinea le differenti forme in cui si è impiantato il gruppo di ufficiali e le diverse strategie di promozione sociale perseguite dalle classi dirigenti locali. In ultima istanza, il volume presenta la trascrizione dei privilegi ufficiali di donazione e di un registro conservato nell'Archivio della Corona d'Aragona, dato che al giorno d'oggi è l'unico proveniente dalla cancelleria propria della regina.

The thesis reconstructs the urban manor of Sicily and Catalonia granted in 1470 to Isabel de Castilla as queen consort of Aragon, that is Siracusa, Lentini, Francavilla, Mineo, Vizzini, San Filippo, Tàrrega, Vilagrassa and Sabadell. This patrimony was a very important base of power to corroborate her status, reward her officers and increase the prestige of her entourage. The research analyzes the political and economic administration of the reginal manor, especially the rights the queen had in her jurisdiction and those maintained by the king and the municipalities. The thesis outlines the ways in which the class of officers has been implemented and the different social promotion strategies pursued by the local ruling classes. Finally, the book presents the transcription of the official charters of donation and of a record kept in the Archives of the Crown of Aragon, since today it is the only one made in the queen's chancery.